La Carbonara d'oro

Scritto il 21 Apr 2010 alle 12:22:55 da ssorgente

 

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Con sommo piacere abbiamo scoperto lunedì scorso che la "Carbonara d’oro" è stata inserita nella prestigiosa Guida Michelin. A onor del vero mi ero stupito di come ancora non fosse stata segnalata negli anni precedenti, ma si sa che a sto mondo è tutto un magna magna e se non ungi le persone giuste non otterrai mai niente (vero Sergino?).
Tuttavia gli ultimi capolavori creativi sfornati dalle cucine di questo magico locale, che ricordiamo oltre a una prestigiosa sala interna tappezzata da quadri di notevole spessore e valore (“l’uomo che corre” ad esempio), dispone anche di uno splendido gazebo (bonus) per le serate tardo primaverili ed estivi, gli ultimi capolavori dicevamo hanno convinto anche i giudici più restii ad assegnare al ristorante l’ambita riconoscenza.
In particolare ha colpito la “minestra di pasta, patate ed avanzi del mese in corso” un piatto che rasenta la poesia, che al pari di una ratatouille è in grado di rievocare nell’avventore le emozioni e i ricordi della gioventù, dal fugace sguardo lanciato alla ragazzina lentigginosa, ma col seno prospero, di IV B durante la pausa pranzo nella mensa scolastica, alle bacchettate di Suor Egesia che, nella suddetta sala, si accorgeva che fingevate solo di mangiare la sbobba preparata dalle suorine di Santa Celeste mentre in realtà la mettavate da parte per utilizzarla nel pomeriggio come arma impropria nei vostri giochi di ragazzi innocenti.
Questa minestra può apparire semplice, ma riuscire a raggiungere il giusto grado di amalgama (è l’unica minestra che si taglia con un coltello), di temperatura (è talvolta utilizzata come ghiaccio istantaneo in caso di infortuni agli adiacenti campi) e sapore (eh, quanto duro lavoro da parte dei due vecchietti al tavolo numero 7, intenti a sminuzzare quelle mille verdure che la compongono intramezzando la loro arte con flauto lenze che restano a lungo nell’aere in grado di conferire quel particolare aroma di "roasted" al piatto) è arte che solamente pochi grandi maestri chef al mondo sono in grado di realizzare.
Restiamo comunque in attesa di nuove, prelibate e stimolanti (per il palato e per l’apparato digerente di noi, umani avventori) pietanze perché sappiamo che l’estro dei "carbonari" non si fermerà qui!