CRICETINAE - NON DATE FAGIOLI E ASPARAGI A RIOMANO!!
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Habitat
Possono essere tenuti in apposite teche in plexiglas espandibili con tubi e accessori, in terrari dalle pareti di vetro o in alternativa in gabbie a maglie strette (meno di 1 cm tra sbarra e sbarra) per evitare che fuggano o restino incastrati con le zampe. Sono soliti infilarsi negli anfratti più reconditi (per esempio tra la ruota e la parete della casa) ma non avendo un gran senso delle proporzioni e dello spazio, può restargli difficile uscirne. È opportuno quindi accertarsi che non si creino intercapedini troppo strette al momento di disporre gli arredi. La gabbia per un criceto nano deve essere di almeno 60x40 cm. È essenziale la presenza di una ruota perché si mantengano fisicamente in salute e di una tana per dormire. Tuttavia la sola ruota può diventare alienante se non hanno altro modo di sfogarsi. Occorre quindi fornirgli anche altri accessori per creare dei percorsi all'interno della casa (anche l'anima del rotolo della carta igienica può andare bene se non si vuole spendere, a patto di cambiarla periodicamente); sarebbe inoltre opportuno far girare quotidianamente il proprio criceto in una stanza assente da ogni tipo di cavo elettrico e piccoli anfratti, sarebbe un ottimo modo per tenere il criceto in allenamento e per un suo cambio di routine.
Sono da evitare i seguenti prodotti:
- cotone per foderare il nido (può causare amputazione degli arti, e se ingerito blocchi intestinali e morte per soffocamento), compreso il cosiddetto "cotone per criceti" che si trova in commercio
- elementi in legno di cedro o di pino che causano problemi respiratori
Il materiale migliore da dare al criceto affinché possa foderarsi il nido è la carta igienica bianca, non profumata né decorata da disegni od altro. Va data al criceto in pezzi non troppo piccoli né troppo grossi (circa 4 centimetri quadrati). Non allarmarsi se il criceto sembrerà divorarla immediatamente: in realtà la sta ponendo temporaneamente nelle guance, dalle quali la estrarrà non appena recatosi nel nido o nel punto in cui ha intenzione di costruirselo.
Riproduzione e longevità
I criceti in cattività vivono tipicamente tra i due e i tre anni. A causa della loro breve vita, crescono rapidamente e diventano sessualmente maturi a partire dall'età di 30 giorni (i criceti siriani o dorati, russi e siberiani) o 2-3 mesi (i roborowskij). In natura tendono a riprodursi all'inizio della primavera, in modo da avere le cucciolate nel pieno della primavera/estate, la stagione in cui la disponibilità di cibo è maggiore; in cattività, invece, vista la temperatura più o meno costante e la perenne disponibilità di cibo, i criceti si riproducono tutto l'anno. La gravidanza dura dai 16 ai 20 giorni ed è multipla, dai 5 ai 14 cuccioli: per il primo mese dopo il parto è indispensabile separare maschio e femmina, in quanto il maschio reingraviderebbe immediatamente la femmina dopo il parto, mettendo a serissimo rischio la sua salute. La femmina, inoltre, a causa del grande stress causatole dal maschio e dalla nuova gravidanza potrebbe uccidere tutti o parte dei cuccioli. Maschio e femmina del criceto dorato vanno tenuti separati, vanno messi nella stessa gabbia solo per il periodo di tempo necessario per arrivare all'accoppiamento: il criceto dorato è un animale solitario, non ama la compagnia dei propri simili. Durante l'allattamento la femmina non deve essere disturbata e la sua abitazione deve essere posta in un luogo tranquillo; se la femmina dovesse sentirsi minacciata dall'esterno, potrebbe mangiare i piccoli appena nati. Durante lo svezzamento va nutrita con cibi ricchi di proteine per favorire la produzione di latte (ottimo il tuorlo d'uovo sodo). I piccoli, di colore rosa, alla nascita sono ciechi, con gli occhi chiusi e sono senza pelo ma hanno già i denti; a 2 giorni incominciano a mettere su uno strato di peluria, a 5 il pelo è totalmente formato, a 10 giorni i piccoli aprono gli occhi e incominciano a girare per la gabbia, a circa 15 giorni iniziano a mangiare anche cibo solido ma hanno ancora bisogno di essere allattati. Dopo tre settimane circa la cucciolata può definirsi svezzata; soltanto allora si potranno toccare ma prima evitare assolutamente ogni contatto: la mamma potrebbe non riconoscere il piccolo a causa dell'odore che abbiamo lasciato toccandolo. Se proprio necessario (ad esempio nel caso che un piccolo si allontani inavvertitamente dal nido e la madre non lo recuperi) spostarlo molto delicatamente indossando un guanto sterile da chirurgo, oppure adoperare un cucchiaino. I piccoli vanno separati dalla madre e dai fratelli ad un mese.
Alimentazione
L'alimentazione è fondamentale per assicurare una vita lunga al proprio criceto; l'alimentazione sbagliata è la prima causa di morte prematura del criceto. Per il benessere del criceto bisogna assicurarsi che esso abbia sempre disponibile una buona quantità di cibo, sia per assecondare la sua tendenza ad accumulare, sia per evitare che possa rimanere senza; il criceto ha infatti un metabolismo molto accelerato, se privato di cibo può morire in breve tempo.
Cibi consigliati
Semi: girasole (con parsimonia, essendo molto grassi), orzo, avena, soia, grano, farro, quinoa, lenticchie, piselli, miglio, avena, soia verde, pochi semi di lino e sesamo, panico e segale.
Frutta: uva, ciliegie, albicocche, mela, fragole, pere, prugne, noci e mandorle.
Verdure: tutti i tipi di insalate, carote, pomodori, finocchi e piselli con baccello; anche la verdura cotta va bene
Formaggio
Erbe: erbe medicinali, trifoglio bianco e rosso
Uovo sodo (in quantità minima, non più di una volta la settimana)
Pasta o riso non conditi, in piccole quantità
Tutti questi alimenti devono essere forniti sconditi ed a temperatura ambiente. La verdura va data al criceto ogni sera facendo sempre un mix di almeno 2-3 verdure. Mentre la frutta va data in piccole dosi due volte la settimana. Bisogna ricordarsi sempre di rimuovere i residui della verdura avanzata nel giro di 24 ore.
Cibi sconsigliati
Fagioli (qualcuno sostiene che per loro siano velenosi, sebbene non vi sia alcuna dimostrazione o evidenza scientifica)
Cavoli, cavolfiore, asparagi (rendono l'urina maleodorante)
Barbabietole (arrossano l'urina)
Cioccolato (danneggiano il fegato e possono provocare disturbi all'apparato gastrointestinale)
Foglie di gelso (possono portare alla stitichezza).
Prodotti derivati da cereali: pasta cruda, pane e pane tostato (il criceto li priviligerebbe nella propria alimentazione, fino ad arrivare a blocchi intestinali).
Arance e mandarini (acidi, possono creargli problemi intestinali).
Qualcuno consiglia carne magra cotta in moderata quantità: è bene tenere presente che si tratta di un roditore, non ne ha bisogno. Si può comunque dare, in modiche quantità, privilegiando quella bianca.
Assolutamente da evitare il mangime estruso, tipo quello che viene dato ai conigli, quasi sempre presente nelle confezioni commerciali di preparati per roditori. Spesso è di pessima qualità, non essendo per animali dedicati all'alimentazione umana e come tale non è controllato. È pieno di antiossidanti (in particolare il BHT, Butilidrossitoluene) allo scopo di evitare cattivi odori e deperimento del mangime, senza pensare al benessere del criceto. Spesso il mangime estruso è causa di forte reazioni allergiche.
Per i latticini e lo yogurt, il discorso è diverso: in piccole quantità e non tutti i giorni sono accettabili, soprattutto formaggi stagionati o yogurt magro. Si dovrebbero evitare quei formaggi (così come gli altri prodotti in genere) che, essendo troppo appiccicosi, si possono attaccare alla sacca guanciale rendendo difficile per il criceto estrarli dalla stessa.